Da qualche mese nella provincia di Mantova si sta tenendo una serie di incontri intitolati “Un viaggio nell’anima”, organizzati da noi volontari della provincia dopo aver vissuto l’esperienza di Gornja Bistra. Questi hanno lo scopo di far conoscere la realtà dell’ospedale e della fondazione, oltre che raccogliere fondi per i diversi progetti. Fino ad ora abbiamo tenuto tre serate di questo tipo: a Cavriana, appoggiati dall’associazione “Amici per un sogno”, Solferino con “Comunic-azione”, e a Quistello, con il patrocinio del comune ospitante.
In questi incontri abbiamo fatto vivere alle persone presenti un viaggio immaginario verso Gornja, grazie a filmati, racconti e letture da noi proposti, un viaggio fatto di aspettative e paure, che ci ha portato ad aprire la porta verde dell’ospedale per incontrare le nostre Rose Blu.
Parlare di Gornja inizialmente è stato complesso, perchè coinvolge tutta una sfera di emozioni difficili da spiegare e concretizzare in sole due ore, ma una volta trovate le parole più adatte è diventato tutto più facile, e ciò ci ha permesso di trasmettere tutta la bellezza che Gornja racchiude. Il coinvolgimento delle persone che ci hanno ascoltato è stato evidente, e abbiamo colto forti risposte di commozione ed entusiarsmo.
Nel corso delle testimonianze di Solferino e Quistello è stata proposta una raccolta di offerte per l’iniziativa “Un petalo di rosa”, per la ristrutturazione della nuova casa per i volontari dell’ospedale, e sono stati raccolti in tutto 500€, per 5 mattoni.
Organizzare una serata di testimonianza è semplice: basta trovare una sala, fissare una data e pubblicizzare l’evento tramite social network, volantinaggio o semplice passaparola fra amici e conoscenti; in queste operazioni può facilitare l’appoggio di un’associazione del posto, del comune o della parrocchia. Per quanto riguarda i contenuti della serata ci è bastato decidere i punti più importanti da trattare (cos’è il Giardino delle rose blu, cos’è Gornja Bistra, giornata tipo a Gornja ecc..) poi semplicemente… abbiamo aperto il cuore, e lasciato che le parole uscissero, insieme alle emozioni.
Debora Busca
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