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Una rosa blu speciale di nome Gerardo

Non conoscevo Gerardo di persona ma una nostra volontaria mi ha mostrato la sua foto sul telefonino durante una delle distribuzioni di mercoledì mattina…E’ suo cognato e stava a Napoli, ricoverato al Cardarelli, per un brutto incidente con l’elettricità. Appena ho visto la sua foto ho sentito nel cuore di volerlo conoscere e, senza perdere tempo, il giorno dopo sono andati al Cardarelli, reparto di rianimazione visto che avevano già dovuto amputare il braccio destro.

IMG_8257Avevo preso con me un Rosario di legno preso a Medjugorie e l’immagine della Regina della Pace, ma durante tutto il viaggio ho pensato che il regalo che volevo fargli era inopportuno e regalare un rosario ad un giovane di 24 anni a cui avevano amputato la mano era veramente fuori luogo visto che è una preghiera che si recita tenendo tra le dita i grani di legno. Ho parcheggiato la macchina ed ho lasciato il Rosario in macchina, infatti nonostante ero combattutto sul da farsi, decisi che era meglio non portare a Gerardo il Rosario. Chiusi la macchina e dopo soli pochi metri tornai indietro a riprendere il rosario e mi sentii un po come S.Pietro che aveva rinnegato Gesù…portai il rosario a Gerardo che appena lo vide ha fatto un sorriso incredibile chiedondomi di metterglielo al collo e dicendomi che era il regalo più bello che aveva mai ricevuto. Subito dopo mi disse “Padre, appena mi dimettono come prima cosa voglio venire a Frosinone al Giardino delle rose blu e anche se non vi posso aiutare con le mani lo faccio col cuore e la preghiera”. E’ nata una intesa davvero speciale con Gerardo e ogni volta che lo chiamo riesce sempre ad essere il primo a chiedere “Padre come State”. Sono tornato da lui ed ho avuto modo di toccare con mano la sua serenità. Purtroppo hanno dovuto amputare a Gerardo anche il secondo braccio e, prima dell’intervento, Gerardo si è raccolto in preghiera e alla domanda del medico su cosa stesse accadendo lui ha risposto che pregava ed ha coinvolto medici ed infermieri a pregare insieme. HA consolato gli altri ammalati nel reparto grandi ustionati e con serenità porta questa grande croce che il Signore ha voluto affidargli. A me ha insegnato tanto e la sua amicizia la reputo un dono e un privilegio di Dio. L’ho invitato a venire a Frosinone il prossimo 21 giugno, ore 17 dsalle Suore De MAttias, per fare una testimonianza nel corso del nostro nono incontro di Catechiesi che sarà sulla seconda Opera di Misericordia Spirituale “Consolare gli afflitti”. Lui che da colui che doveva essere consolato è diventato consolatore. Spero che veniate in tanti a conoscerlo.

COME FONDAZIONE VORREI AIUTARE GERARDO NELL’ACQUISTARE DELLE PROTESI PER LE SUE BRACCIA. CONTO SULL’AIUTO DI OGNUNO DI VOI E SOPRATTUTTO SULLA VOSTRA GENEROSITA CON BONIFICI SUL NOSTRO CONTO CON CAUSALE “GERARDO”

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