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Gornja Bistra: incontro di anime

La prima volta che sono andata a Gornja, prima di partire ero terrorizzata, da tutto, da ciò che avrei trovato in quell’ospedale, dal fatto di non sapere se fossi in grado di aiutare, o di vivere anche solo serenamente quella settimana, ero spaventata addirittura dal cibo che avrei dovuto mangiare lì, lontano da casa; c’era però, tra tutti questi timori, una paura ancora più grande: gli altri. Tutte le persone sconosciute con cui avrei dovuto condividere tutto: cibo, bagno, camere da letto in una casa che ancora non sapevo essere così minuscola, e soprattutto un interminabile viaggio in macchina.
Non sapevo nulla di queste persone, e una volta incontrate ho notato che erano quasi tutte più grandi di me; incubo, la mia paura di essere giudicata si era triplicata. E invece, è stato tutto il contrario di ciò che mi aspettavo. Fin dal primo istante ho trovato persone con cui sono entrata subito in contatto, mi sono sentita accolta, aiutata, a mio agio. È questa una delle tante magie di Gornja, basta salire in macchina, tutti con lo stesso paesino sul navigatore e si diventa in meno di un attimo una famiglia, indipendentemente dai chilometri che dividono le nostre abitazioni. Ti ritrovi con persone che a distanza di anni, in cinque minuti ti risistemano la vita e di cui non puoi più fare a meno, letteralmente.
Per i più fortunati che abitano vicini, le occasioni per incontrarsi sono molte, le cene, gli aperitivi, le passeggiate, ma anche tutti i banchetti per sensibilizzare al tema che ci sta più a cuore: le nostre rose blu. Nella giornata internazionale tantissimi paesi mettono il loro banchetto nelle piazze, fuori dalle chiese o nelle vie, per fare in modo di diffondere il più possibile i nostri progetti. E in quelle occasioni le amicizie, si rinforzano ancora di più, è la possibilità di raccontarsi, capire in che direzione stanno andando le nostre vite, ma anche scherzare, fare aperitivi e mangiare. Si sa, gli obiettivi comuni unificano i gruppi e il nostro scopo, lo sappiamo bene, è uno dei più belli del mondo.
Le amicizie che nascono a Gornja non si possono spegnere, sono intrecci troppo forti per essere anche solo allentati e si rinforzano ogni giorno, e ogni volta che ci si incontra. Sono grata per la mia seconda famiglia, che si allarga ad ogni viaggio.

Chiara Zamboni

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