La situazione di Pandemia che stiamo vivendo rischia di rallentare anche la solidarietà e il volontariato, ma con la nostra Fondazione siamo riusciti a tenere vivi, operativi ed efficaci numerosi progetti che ruotano intorno alla sede di Frosinone. Basti pensare che dall’inizio della pandemia a fine febbraio, inizio marzo abbiamo consegnato oltre duemila pacchi viveri a famiglia che hanno bisogno. Bisogno che è cresciuto a causa della dilagante disoccupazione. Inoltre durante il primo lookdown, un gruppetto di volontari ha allestito un Emporio Solidale Abbigliamento in uno dei nostri locali considerando la forte richiesta di vestiario da parte delle oltre 350 famiglie bisognose che ruotano intorno alla nostra sede di Frosinone nel Progetto Alimentiamo la solidarietà sotto la guida di Dea. Così come è sempre stato attivo il Progetto Albatros con Ilenia che ha seguito un gruppetto di bambini in remoto e il Punto Famiglia con Rosaria, la mia mamma, che, sempre in modalità in remoto, ha continuato ad orientare e risolvere varie problematiche. L’Equipe della Casa di Daniela coordinata dal nostro Gabriele non si è mai fermata ed è quasi ponta alla aperura della Casa Famiglia per bambini.
Abbiamo cercato di portare avanti anche i progetti umanitari esteri e, a tal proposito, è stato molto importante sia l’operazione “doniamo un sorriso” vissuta da quattro volontari (Edo, Francesca, Michela e Marzela) durante il mese di agosto in Croazia che ci ha visto visitare tutte le famiglie che normalmente seguiamo durante la Tendopoli Estiva e il viaggio di Matteo e Francesca per un aggiornamento sulla Casa delle Rose e Le Rose bu in Famiglia, due dei progetti attivi della Fondazione.
Altrettanto importante è stata la missione vissuta da due volontari bosniaco Erzegovesi che hanno visitato le famiglie che la Fondazione segue nel Progetto “Il Ponte del Sorriso”. A dicembre, inoltre, siamo riusciti a far aprire il cantiere a Prolog, in Erzegovina, per la ristrutturazione e il necessario ampliamento di una casa di una famiglia che aspettava il nostro intervento del progetto “mattone su mattone” già da diversi anni.
Socialmente ha visto pubblicare il numero 1 del 2020 ed è in chiusura, sotto la guida di Rita, la chiusura del numero 2 con diversi racconti di solidarietà vissuta proprio durante la pandemia. Nonostante le restrizioni la nostra Caterina ci ha aiutato anche a vivere i banchetti di autofinanziamento, con gli oggetti realizzati da Beatrice e Nadia, all’interno del Progetto La rosa blu che ha visto la realizzazione di una decina di banchetti in varie città e l’incasso di mille euro a sostegno dei nostri progetti. La necessità di reperire risorse mi ha portato ad un impegno personale che ci visto ricavare quasi duemila euro dalla vendita delle bellissime collane realizzate a mano a Mostar, oltre che aiutare l’Associazione Odvorena Kuca che le ha realizzate, e incassare una simile cifra attraverso la vendita di prodotti dell’orto che ha aiutato anche la Comunità delle Monache Benedettine di Veroli che vivono del loro lavoro.
Anche l’Area Cultura e Spiritualità è stata operativa e, grazie al Fiore della Misericordia, sono state numerose le esperienza in remoto proposte che hanno concluso un anno molto ricco e pieno di iniziative con la presenza di due Vescovi e due Cardinali che, in modalità online, hanno guidato due giorni di esercizi spirituali a cui hanno partecipato 60 persone.
Ultima esperienza molto importante che mi sono sentito di promuovere è il VIRTUAL CAMPO PERMANENTE a Gornja Bistra dal momento che non è ancora possibile riprendere le partenze e la nostra presenza in quel luogo che, come spesso sottolineo, rappresenta il cuore pulsante della nostra esperienza. Ecco che, tramite il nostro progetto nasi rossi capitanato da Enrico Malandra, all’inizio del mese di dicembre abbiamo iniziato dei collegamenti settimanali di animazione con Gornja Bistra tramite zoom. L’esperienza è stata portata avanti da un gruppetto di lavoro che unendosi in una seconda fase con altri volontari e collaboratori dei progetti Campo Permanente e Il Bene si fa Bene, hanno portato alla progettazione di questa nuova esperienza di Campo Permanente che partira il prossimo 18 gennaio e sarà il proseguimento della nostra presenza a Gornja Bistra, luogo da me visitato la prima volta ventitrè anni fa.
Sono già pronti 15 Referenti che guideranno le Settimane di questa esperienza che, per ora, andrà avanti fino al prossimo 30 aprile. Tutti i volontari che vorranno potranno iscriversi e partecipare attraverso un apposito modulo di adesione che sarà a disposizione su sito. La settimana di Campo permanente si aprirà ogni lunedì sera con un collegamento di formazione e introduzione curato da rappresentanti della Fondazione che fanno parte del gruppo formatori del Bene si fa bene e proseguirà con un collegamento organizzativo il martedi per vivere due collegamenti, il mercoledi e il venerdi mattina, con i bambini dell’Ospedale per chiudere la settimana con un collegamento di condivisone che guiderò io stesso il venerdì alle 12, al termine dell’animazione.
Il desiderio di aiutare gli altri e di renderli felice non si ferma e la Pandemia non rappresenta un ostacolo ma ci stimola a trovare nuove forme per vivere la nostra missione la nostra essenza.
Don Ermanno D’Onofrio
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